
Le nostre cultivar provengono da Abruzzo (Dritta), Puglia (Coratina e Ogliarola) e Sicilia (Nocellara del Belice e Biancolilla). Ad ogni campagna garantiamo gli stessi giudizi organolettici del nostro olio extravergine: fruttato leggero, medio e intenso. Per mantenere lo stesso fruttato ogni anno cambiamo la struttura degli oli. Per lo stesso motivo non usiamo il monocultivar, perché se la campagna è negativa, preferiamo non rischiare di imbottigliare olive non sane pur di garantire il monocultivar.
Di seguito vi raccontiamo le caratteristiche delle nostre cultivar:
Cultivar : Dritta
Storia : la Dritta è una varietà di ulivo monto diffusa nella provincia di Pescara. Da queste piante, dotate di vigoria media e portamento espanso, si ottiene un olio delle straordinarie caratteristiche organolettiche. La sua foglia ha una forma ellittica di lunghezza media. Il frutto è di peso medio e di forma ellittica. È diffusa in Abruzzo.
Cultivar : Coratina
Storia : “il patriarca Coratino” è un ulivo millenario che alcune fonti fanno risalire al periodo di Carlo Magno. Altre singole piante di coratina testimoniano, insieme ai vari reperti archeologici, un passato ricco di tradizione cultura dell’olivicoltura. Le prime informazioni documentate sulla varietà Coratina, risalgono alla fine del Settecento: sono ben sessantadue i saggi sull’olio presentati alla Maestà di Ferdinando IV, Re delle due Sicilie. La sua foglia ha una forma ellittica-lanceolata di lunghezza elevata. Il frutto è di peso elevato e di forma ellittica. È diffusa in Puglia.
Cultivar: Ogliarola
Storia: La coltivazione di queste olive risale al VII sec. a.C. esattamente nel 336 a.C. come possiamo leggere in alcuni documenti; questo olivo veniva già esportato in oriente, a Cartagine, ai tempi di Augusto. Dell’Ogliarola parlano i poeti Catone e Marrone nelle loro opere. La sua foglia ha una forma ellittica-lanceolata di lunghezza media. Il frutto è di peso basso e di forma ellittica. È diffusa in Puglia.
Cultivar: Nocellara del Belice
Storia: L’olivicoltura nella zona ha una lunghissima tradizione, la sua coltivazione risale alla colonia greca di Selinunte, nel VII secolo a.C. e dal 1660 è stata per la valle del Belice una delle più importanti risorse economiche della zona. La sua foglia ha una forma ellittica-lanceolata di lunghezza elevata. Il frutto è di peso elevato e di forma sferica. È diffusa in Sicilia Occidentale.
Cultivar: Biancolilla
Storia: la Biancolilla è una delle più antiche cultivar della Sicilia Occidentale. Deve il suo nome al fatto che la drupa passa dal colorito chiaro dello stato acerbo (verde pisello) a quello più vivace (rosso vinoso) della maturità. La sua foglia ha una forma lanceolata di lunghezza media. Il frutto è di peso medio e di forma ellittica. È diffusa in Sicilia centro-orientale.