
A questo riguardo una notazione molto interessante consiste nella presunta azione protettiva dell’olio d’oliva da alcune neoplasie. È ipotizzabile un’azione molecolare dell’olio d’oliva che riguarda l’acido grasso monoinsaturo (oleico) che possiederebbe la capacità di regolare in maniera specifica l’espressività degli oncogeni cancro-correlati. È stato infatti osservato che l’aggiunta di concentrazioni fisiologiche di acido oleico a colture cellulari di cancro della mammella ha soppresso la super espressività di un oncogene ben definito che gioca un ruolo chiave nell’insorgenza, nella progressione, evoluzione, e risposta alla chemioterapia e alla terapia endocrinologica in circa il 20% dei casi di carcinoma della mammella (Colomer e Menendez, 2006).
A cura del Dott. Claudio Massimo De Micheli,
endocrinologo e diabetologo